Stampare tenendo conto dell’impatto ambientale delle macchine, degli inchiostri e dei materiali è un modo per procedere verso uno sviluppo della stampa eco-sostenibile.
Refill srl , con i suoi laboratori dà una serie di consigli per valutare insieme ai propri fornitori nazionali ed esteri, delle soluzioni che includano prodotti a basso impatto ambientale, ponderando con loro l’utilizzo di prodotti riciclati o alternativi e le loro caratteristiche tecniche.
Oltre all’aspetto puramente economico, per il prestampa e la stampa si consiglia di scegliere dei prodotti e attrezzature valutandoli anche in base al loro impatto ambientale nell’intero ciclo di vita: soprattutto nel servizio di noleggio stampanti, questa ricerca e selezione diventa fondamentale per garantire un’alta qualità oltre che una garanzia di eco sostenibilità e protezione ambiente ai clienti che serviamo;
Occorre sempre tener presente la durata del prodotto in considerazione: anche se potrebbe avere dei costi d’acquisto più alti, potrebbe rivelarsi più longevo o con costi di manutenzione più bassi rispetto a quelli convenzionali e questo vale tanto per i telai, che per le strutture contenitive di dispositivi di stampa come stampanti e multifunzione o come i contenitori cartuccia dei toner e degli inchiostri.
Non limitarsi ad analizzare il prodotto in sé, polvere di toner, chip, cartuccia, inchiostro etc. ma pensare anche a tutto il processo economico e produttivo, dal packaging riciclato o biodegradabile alla spedizione ottimizzata in grandi quantità o concentrata fino all’eventuale smaltimento in modo differenziato o a un programma di smaltimento e riciclo dei contenitori;
I fornitori potranno considerare per le vostre aziende una serie di accorgimenti per risparmiare inchiostri di stampa e carta, ottimizzare i cicli di stampa, ridurre la manutenzione e la quantità di scarti e rifiuti del processo di produzione;
Per essere davvero attenti all’eco-sostenibilità dei processi produttivi, non bisogna in fine mai dimenticare di calcolare se un prodotto o un bene è riciclabile, in che percentuale e modalità.
Il progetto Salute in ufficio ha condotto un primo approfondito studio sul corretto utilizzo delle stampanti e stampanti multifunzione.
Lo scopo è stato sin da subito quello di mettere in linea tanto le aziende, quanto gli uffici delle pubbliche amministrazioni, tanto i privati con le direttive europee del DL 81/2008. La protezione della salute dei lavoratori ripresa dal decreto, relativamente alla riduzione/abbattimento delle emissioni di anidride carbonica e pm 10 conosciuti anche come VOC (dall’inglese Volatile Organic Compound) che si generano inevitabilmente durante i processi di stampa, è stato il primo punto su cui il personale tecnico e commerciale di Refill ha cominciato a lavorare.
Nel percorso di analisi il team ha individuato la migliore piattaforma di stampa e tecnologia a getto di inchiostro come la più sicura al mondo da queste emissioni; la piattaforma PAGEWIDE del brand HP.
Fondamentalmente il Pagewide, è un’innovativa tecnologia a getto d’inchiostro 4.0 con utilizzo di inchiostri ad acqua ma indelebili ed atossici che da una barra fissa di stampa irrorano attraverso 59.000 ugelli un foglio di formato A4 che scorre in un singolo passaggio sotto di essa.
Tale tecnologia abbatte definitivamente i forni fusori, le cinghie per il trasferimento laser delle immagini e dei caratteri, annullando così la produzione di sostanze di scarto, che la carta a contatto con queste parti meccaniche, poi sottoposta ad alte temperature in combinazione chimica con le polveri di toner genera inevitabilmente, volatilizzando negli ambienti fino a depositarsi nelle vie respiratorie, nei polmoni, sulle piante, sugli arredi, tra i documenti e sui nostri abiti.
Ma se da un lato dal lontano 2008 Refill, ha sempre sostenuto le direttive INAIL in materia di protezione e sicurezza negli ambienti di lavoro prediligendo la fornitura di dispositivi di stampa a getto d’inchiostro e preferendo e proponendo il laser solo laddove vi fosse presenza di sale stampa logisticamente lontane dagli utenti (DL/81 2008), ha continuato nella sua ricerca, approdando oggi al Pagewide per la salute, ma allo stesso tempo affrontando la seconda tematica legislativa a cui i dispositivi di stampa oggi devono essere obbligatoriamente assoggettati: LA SICUREZZA E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI secondo la nuova normativa GDPR del 2018.
Nella discussione su come l’infrastruttura IT possa essere adattata e resa conforme a queste nuove normative, un punto solitamente poco considerato è la protezione dei dati nei processi di stampa. In fondo, i data leak non sono per forza i cyber attacchi, ma possono essere qualcosa di molto più semplice, come documenti che escono dalle stampanti e finiscono in mani sbagliate.
Per il Reparto CED REFILL i punti deboli nella sicurezza di stampa possono variare, da avanzate di cifratura a banali errori umani. Ad esempio, molte aziende possono non essere al corrente che i dati personali vengono trasferiti in modo visibile, e non cifrato, sulla rete, per essere stampati. Oppure vengono salvati in chiaro sui server, o addirittura sui dischi delle stampanti.
E spesso non vengono definiti workflow alternativi, che rappresenterebbero uno strumento fondamentale per evitare che informazioni sensibili possano finire nelle mani sbagliate. Senza workflow alternativi, ogni dato personale potrebbe essere inviato a stampanti in location non sicure.
Ma anche un documento dimenticato nel cassetto di uscita di una stampante potrebbe essere un caso di dati non protetti in modo adeguato. Questi sono solo alcuni dei rischi potenziali che le aziende inevitabilmente incontreranno quando saranno chiamate a proteggere i loro dati in fase di stampa.
Certo, problematiche ancor più complesse appariranno a fronte di una sempre maggiore presenza di tecnologie IoT all’interno dei processi quotidiani di business. Ci sono pochi dubbi sul fatto che le aziende si troveranno di fronte a un compito complesso quando dovranno assicurarsi di essere pronte al GDPR.
In sostanza, la sicurezza di stampa deve diventare parte fondamentale dei processi di pianificazione IT delle aziende. E per fare ciò, le aziende stesse devono considerare le tre aree principali della sicurezza di stampa.
La prima è rappresentata dai dispositivi come stampanti e stampanti multifunzione.
Molte organizzazioni hanno in casa dispositivi di stampa vecchi e protetti in modo inadeguato. La miglior difesa in questo caso sta nell’implementare funzioni di accesso sicuro che riservino la possibilità di usare i dispositivi di stampa a soggetti specifici, facendo uso di strumenti predefiniti di controllo di accesso degli utenti.
La seconda area è la rete. Con l’uso sempre più marcato di dispositivi mobile e la necessità di supportare iniziative BYOD, i dipartimenti IT devono trovare un equilibrio ideale tra la possibilità di fornire agli utenti gli strumenti necessari a massimizzare l’efficienza, e al tempo stesso la necessità di ridurre al minimo i rischi di intrusione attraverso reti e connessioni. Questo può includere certificati digitali, port filtering, IP address filtering, controllo degli accessi basato su ruoli, e molto altro ancora.
La terza e ultima area è rappresentata dai documenti. Una stampa non sicura può essere evitata sul dispositivo, configurandolo in modo da consentire lavori di stampa solo se l’utente si autentica. È anche possibile implementare un’autenticazione via badge per l’accesso ai locali fisici, l’uso di soluzioni di rilascio della stampa e un monitoraggio sicuro dei documenti. Si tratta di opzioni che permettono grande visibilità sui documenti fisici e riducono sensibilmente i rischi legati a minacce interne.
Alla fine, è fondamentale che le aziende inizino a considerare la sicurezza una componente integrale del loro hardware di stampa, e non solo dell’infrastruttura software e IT. A partire da maggio 2018, un documento stampato che finisca nelle mani sbagliate potrà rivelarsi costoso quanto un attacco informatico. La UE prospetta sanzioni che possono arrivare ai 20 milioni di Euro, o al 4% del fatturato annuale complessivo (a seconda di quale cifra sia la più alta).
Per questo è fondamentale che le aziende operino per evitare che questo scenario diventi la realtà. Con la scadenza del GDPR sempre più vicina, le organizzazioni dovrebbero prendersi il tempo di capire come trattano i dati personali che raccolgono, sia esternamente dai clienti che internamente dal proprio staff. Nella sostanza, è ora che le aziende si assicurino che la loro conformità alle norme di protezione dei dati si estenda lungo l’intero percorso che va dalla sicurezza web fino al cassetto di uscita della stampante.
Refill srl offre soluzioni che aiutano a ridurre gli sprechi dell’azienda in ambito printing (carta, toner ed energia) tramite un’efficiente gestione stampanti. Questo garantisce una maggiore sicurezza dei documenti, dal momento che sempre più realtà richiedono una soluzione per il controllo e la sicurezza delle stampe. Questa opzione di controllo viene ovviamente applicata sia per le stampanti che per le stampanti multifunzione.
Gestione stampanti ottimizzata: la proposta di Refill srl
Supervisionare l’utilizzo delle macchine per ufficio e la gestione delle stampanti, permette ai singoli reparti di ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi in svariate modalità. Tra le molteplici attività della nostra soluzione, proponiamo:
Monitoraggio code di stampa
Tracciabilità di stampe, copie e scansioni a livello aziendale per utenti e dipartimenti
• Allocazione dei costi
• Gestione coda stampanti
• Flessibilità e sicurezza
• Amministrazione
• Reportistica
• Riduzione dell’impatto ambientale
Una gestione di stampanti che apporta molti benefici
Questa gestione consapevole di stampe, produce un vantaggio ambientale perché consente minori emissioni di CO2, permettendo quindi all’azienda di avere anche maggiori punteggi nelle certificazioni ambientali. Inoltre, è possibile accedere ai sistemi di gestione stampanti anche tramite i diversi device, grazie alla interfaccia web ottimizzata. Riuscendo a controllare i costi di stampe, copie, scansione e fax, si possono attribuire le spese ad ogni singolo reparto e, di conseguenza, personalizzare filtri e restrizioni, così da ottimizzare la produttività interna.
La sicurezza rimane un tema fondamentale, anche in questo caso. L’accesso al sistema avviene esclusivamente tramite autenticazione login, pin o badge e la funzionalità garantisce la protezione dei documenti riservati. Infine, la funzione di Refill Monitor supporta tutti i sistemi operativi, come Linux, Microsoft, Novell e Mac e i diversi tipi di stampanti e macchine per ufficio.
Di fatto essendo queste collegate alla rete e come tali soggette ad essere utilizzae come ” cavallo di Troia “dagli Hacker per entrare nelle reti aziendali, abbiamo stilato un decalogo per i clienti, che vogliono ottenere sicurezza informatica, da rispettare ogni qualvolta utilizzino una stampante Multifunzione .
Proteggere i dati da hacker, minacce interne e inserimenti dannosi di dati di terzi non è mai stato così semplice. L’Internet delle cose (IoT) ha fornito agli hacker ancora più opportunità di accesso alle reti per diffondere malware, fare phishing o effettuare un attacco di tipo man-in-the-middle.
Le aziende studiate di recente da Ponemon nel 2016 hanno subito in media 2 attacchi alla settimana, registrando un aumento del 23% annuo, con conseguente perdita media di $ 9,5 milioni annui spesi nella lotta contro il crimine informatico.
In risposta all’aumentata minaccia per questi attacchi, gli enti governativi a livello mondiale hanno introdotto nuove e severe normative che richiedono alle aziende di proteggere meglio i propri clienti. E se le aziende non garantiranno la conformità, potrebbero andare incontro a pesanti sanzioni in aggiunta alla perdita di clienti e di reputazione.
Una di queste normative è rappresentata dal Regolamento generale sulla protezione dei dati GDPR, General Data Protection Regulation) dell’Unione Europea, che si pone come obiettivo la protezione dei diritti degli individui volta al controllo dei dati personali. Tutte le aziende operanti in UE che non ottengono la conformità sono soggette a sanzioni che ammontano fino al 4% del loro fatturato annuo, con un tetto massimo di 20 milioni di euro.
L’importanza di garantire la sicurezza del flusso dei dati tra le stampanti
Le aziende tendono a focalizzare la propria attenzione sulla protezione di server, dispositivi mobile e PC; tuttavia ogni dato che viene inviato tra dispositivi è vulnerabile agli attacchi.
Le stampanti non sicure espongono la vostra azienda alle stesse minacce di violazione dei dati memorizzati sui PC, quindi è fondamentale proteggere il vostro parco stampanti al fine di garantire la conformità agli standard di sicurezza.
La maggiore complessità delle normative e la più sofistica competenza degli hacker rappresentano un’importante sfida per i CISO visto che uno dei loro compiti è proprio quello di verificare che le misure di sicurezza adottate siano applicate nel miglior modo possibile. Il Centro per la sicurezza di Internet ha elaborato un elenco di controllo che evidenzia i requisiti più importanti. Questo elenco di controllo relativo a crittografia e autenticazione può essere di supporto alle aziende per mettere in atto le best practice in risposta ai requisiti di sicurezza volte alla protezione dei dati in transito nel loro parco stampanti e al rispetto della conformità.
Il vostro reparto IT deve proteggere il flusso delle informazioni in transito tra reti di livelli differenti di affidabilità concentrandosi sui dati che alterano la sicurezza. Adottate la crittografia per la protezione dei dati in transito e stazionari sul disco rigido dei dispositivi. Controllate l’accesso alla funzionalità dei dispositivi basato su ruoli, configurando o aggiungendo soluzioni di autenticazione che includono l’accesso alla stampa da dispositivi mobile. Configurate i siti web affidabili nell’elenco dei “Siti affidabili” presente sul dispositivo per impedire agli utenti l’accesso a siti dannosi dal pannello frontale della stampante.
Il vostro team IT deve prevenire l’immissione e l’uscita di dati, ridurre gli effetti dell’uscita di dati e garantire la riservatezza e l’integrità delle informazioni sensibili mediante la crittografia. In aggiunta alle disposizioni CSC 12, i team IT devono inoltre prendere in considerazione soluzioni di stampa pull per impedire che documenti riservati vengano abbandonati nei vassoi di raccolta e per garantire l’eliminazione sicura dei dati presenti sui dischi rigidi delle stampanti prima della loro restituzione in caso di noleggio o del loro riciclo a fine vita.
Il vostro team IT deve controllare l’utilizzo in sicurezza di reti locali wireless (LAN), punti di accesso e sistemi client wireless. Con un efficace strumento di gestione della sicurezza di stampa, è possibile automatizzare l’implementazione, la valutazione e il ripristino delle impostazioni (tra cui le impostazioni wireless) dei dispositivi del parco stampanti. Quando si tratta di scegliere il vostro parco stampanti, il suggerimento è di optare per dispositivi in grado di supportare la stampa wireless peer-to-peer e che permettano agli utenti di dispositivi mobile la stampa diretta a un segnale wireless separato di una stampante senza accedere alla rete aziendale e al servizio wireless.
Il team IT conosce i vostri punti più vulnerabili?
Il vostro team IT non è in grado di vedere dove si verifica una violazione dei dati se non è a conoscenza di tutti gli endpoint. Il primo passo verso la protezione dei dati è conoscere ciascun dispositivo, prima di ricorrere alle misure di best practice relative a crittografia e autenticazione per garantire la conformità e consentire ai dipendenti di inviare dati in modo più sicuro.